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Il mio terzo libro: "Lu me' sicilianu"

Presentazione 11 novembre 2017

alla Libreria La Casa di Giulia. Librinfesta - via S. G. Bosco, 33 - Messina: 

 

 

Recensioni e commenti al testo:

 

 

La raccolta di poesie dialettali Lu me’ sicilianu di Flavia Vizzari, è testimonianza di una fioritura e fertilità lirica che si inserisce nel filone più importante della poesia dialettale siciliana del ventennio in corso e dell’ultimo novecento. Nella silloge vengono inseriti delle tracce di fonemi e spunti grammaticali, espressivi di un lavoro di ricerca sul sotterraneo terreno del linguaggio originario, teso al recupero del ritorno lessicale siciliano. Flavia Vizzari riorganizza nelle sue raccolte, il tessuto linguistico del passato, con un’esuberanza giovanile che irrompe nelle tradizione poetica siciliana, inserendovi umori e pensieri di grande novità, con arricchimenti e dispiegamento delle potenzialità della parola poetica siciliana. Elemento che risalta e definisce la raccolta è anche il titolo, Lu me’ sicilianu, che si accorda con il rispetto per la tradizione linguistica dialettale più pura. Le liriche mantengono un legame con i ricordi, che sanno coincidere la memoria collettiva, fatta di luoghi, persone, episodi della propria crescita e formazione.

L’autrice realizza tutto il suo operato poetico, con una ricostruzione minuziosa del vero lessico dialettale, nell’entusiasmo della riscoperta di una rivendicazione della identità linguistica siciliana; elabora attorno ad una pluralità di sfaccettature lessicali, un tessuto lirico denso, appassionato ed armonioso, la sua poesia riesce, comunque, con la propria peculiarità formativa, a richiamare al presente o a recuperare gli aspetti salienti dell’espressività culturale di una sicilianità che tende a sfaldarsi. La silloge mantiene e sostiene le espressione siciliane, con un’autenticità e con una forza corale a tratti addirittura epica, anche quando descrive liricamente la quotidianità.

In quest’ultima raccolta dell’artista, i fruitori della poesia più vera, possono riscoprire una trama filologica che sostiene e attraversa la volontà del poeta di volere essere presente nella realtà letteraria siciliana, attraversando la coscienza linguistica dialettale, realizzando una lingua viva, nella riaffermazione dell’assertività storica dell’idioma isolano. La parola poetica della silloge Lu me’sicilianu, va oltre la purezza di forma e di struttura, delineando una musicalità in tutte le costruzioni liriche, in un difficile affinamento sintattico e metrico. Si percepisce la ricerca dell’esercizio di forma, che risente del gusto della ricerca, svelando al fine pregevoli linearità nella versificazione. Tutta la produzione poetica dell’artista Vizzari è infatti orientata all’attenzione del verbo, al particolare, al frammento, applicandosi con la stessa attenzione che pone nel realizzare i suoi straordinari dipinti. Quest’ultima silloge in dialetto, raggiunge perfettamente il senso del mondo della sicilianità, con la capacità di sapere rilevare le minute esperienze del quotidiano sollevandole a dignità di narrazione poetica. L’autrice espone pensieri e riflessioni poetiche nella continuità ideologica di un attaccamento alle radici e ai luoghi della sicilianità, con una particolare cura linguistica. Il cuore della poetessa si spinge comunque oltre la perfezione della costruzione lirica, battendo in ogni parola e determinando il trionfo della parola siciliana. Flavia Vizzari, come già anticipato, inserisce nella sua elegante raccolta, dei percorsi della complessa grammatica dell’idioma siciliano, tracce che divengono una vera guida alla parola dialettale, portando il lettore in un viaggio nell’alchimia del verbo, dove appare inevitabile il confronto con i maggiori poeti dialettali siciliani.

L’intreccio sapiente e lineare che è riuscito a compiere Flavia Vizzari, riunisce in se significati, immagini, suoni e suggestioni, che alla fine realizzano un piccolo capolavoro sinestesico, artistico e comunicativo. In un’epoca nella quale la parola dialettale sta perdendo di significato, la forza della poesia di Flavia Vizzari è forse l’esempio più convincente di argine a tale tendenza di sfaldamento linguistico della tradizione. Lu me’ sicilianu è una raccolta poetica luminosa ma anche esistenziale, coinvolgente, un’originale e magica silloge che lascia un segno indelebile nei fruitori nella lettura, autentica espressione di un lavoro letterario che testimonia, tenacia, dedizione e impegno artistico non comune.

Dott. Giovanni Albano.

 

È con piacere che intervengo questa sera alla presentazione dell'ultimo lavoro di Flavia Vizzari, una donna eclettica e piena di risorse culturali. E' noto a tutti voi il suo ruolo di animatrice culturale e il suo grande amore per la poesia e il dialetto siciliano che riversa in questa sua ultima pregevole pubblicazione "Lu me' sicilianu - Tracci di grammatica Siciliana e germogghi di puisia". Una dichiarazione d'amore per la lingua siciliana e voglio sottolineare lingua e non dialetto, che emana da ogni parola, da ogni rigo, da ogni frase, da ogni verso del suo volume. Protagonista indiscussa della cultura siciliana, è in prima linea per il recupero, la conservazione e la diffusione delle tradizioni e del folklore della sua terra. La lingua siciliana è nel DNA culturale di Flavia, una scelta di vita, che emana come i profumi e gli odori della Sicilia, da "Lu me' sicilianu". Pier Paolo Pasolini apprezzava il dialetto per l'immediatezza del linguaggio in tutte le sue forme, considerandolo come mezzo espressivo più autentico, "l'ultima sopravvivenza di ciò che è ancora puro e incontaminato". Come non essere d'accordo con questa affermazione! Nella poesia di Flavia Vizzari c'è tutto l'universo del piccolo mondo che la circonda, descritto con fine ironia e con tanta partecipazione emotiva. La sua poesia è ricca di una spontaneità interiore ... è una poesia che viene dal cuore, che scuote dal torpore quotidiano, lanciando messaggi contro il dilagare dell'incomunicabilità, la sua è una parola semplice, rafforzata dal linguaggio siciliano, che dona, a chi penetra nel suo profondo significato, momenti di riflessione, di autocritica: un'occasione per fare il bilancio della propria vita e dei propri sogni.

"Lu me' sicilianu - Tracci di grammatica Siciliana e germogghi di puisia" è una piccola enciclopedia del siciliano, un idioma che possiede indubbie capacità di espressione, contribuendo così non poco alla conservazione di patrimonio linguistico-culturale che Flavia Vizzari ha depositato nel suo cuore e nella sua mente. Operazione nostalgia? Non direi. Carlo Levi sosteneva che il futuro ha un cuore antico, che non è celebrazione del passato, non è desiderio di tornare al passato, ma non si può ignorare che determinati valori di ieri, oggi non esistono più. Flavia Vizzari è la cultura personificata, scrittrice dalla immensa umanità sostenuta da un notevole senso del sociale e da un incessante impegno in ogni campo del sapere.

In questo volume Flavia ci ha regalato pillole della grammatica siciliana, arricchito da un dizionarietto in cui risalta il pittoresco linguaggio siciliano. In esso troviamo le basi per capire, interpretare e scrivere la parola sicula, indirizzato non solo agli isolani ma, anche, a chi abbia voglia di penetrare nella civiltà di un popolo orgoglioso e ricco di storia qual è quello siciliano. Grazie Flavia.

Giucar Marcone

(DIRETTORE EDITORIALE EDIZIONI DEL POGGIO)

 

 

 

 

per richiedere una copia con dedica, contattare l'autrice ai recapiti in home page

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