Salone degli Specchi – Provincia di Messina

 

E.Conti e F.Cafiero Doddis

 

Domenica 14  Marzo si è inaugurata al Salone degli Specchi della Provincia,  la manifestazione artistico-culturale “ Messina in Arte”, con esposizione collettiva di opere pittoriche e poesie, che ha coinvolto la partecipazione di ben 70  artisti messinesi.

La mostra fruibile fino al 19  Marzo è stata organizzata dalla pittrice Flavia Vizzari, la quale ha introdotto la manifestazione comunicando il proprio  entusiasmo  profuso nell’organizzare l’incontro,  nato sia per il desiderio della pittrice di  creare in città una maggiore attenzione per lo sviluppo dell’Arte, oggi in crisi,  sia per far maggiormente conoscere l’Accademia del Convivio, data l’ importanza che essa riveste, anche a riguardo dell’omonima rivista, per la qualità e l’approfondimento culturale. Durante la Manifestazione è stata insignita Delegata di Messina de Il Convivio consegnandole un piatto con incisione nominativa. Nella rivista trimestrale dell'Associazione, si ha la possibilità di trovare recensioni, non realizzabili, per  la stessa condizione di buon  livello culturale,  da chiunque.

 
 

La parola poi è passata al presidente del Convivio, prof. Angelo Manitta, che ha parlato dell’Accademia, la quale sorta alla fine del 2000 , ha oggi raggiunto, grazie all’impegno ed alla partecipazione di tutti coloro che ovunque hanno creduto in questa iniziativa, un’ espansione ed un consolidamento inaspettati al suo partire. L’Accademia nasce come luogo di confronto tra persone che, rispettando la comunità, abbiano interesse verso tutto ciò che l’uomo produce sotto l’aspetto artistico; essa vuole essere espressione di un intenso impegno culturale e sociale, vuole essere sintesi tra un forte senso etico e una profonda sensibilità verso l’Arte e si propone di contribuire al raggiungimento di un futuro sempre più giusto e vivibile e di giungere alla formazione di uomini che sappiano proporsi quali elementi creativi e propositivi nella società, per educare ai valori della solidarietà ed ai fondamenti sociali della persona e della comunità.

La rivista “Il Convivio”, elogiata anche dal noto critico Giorgio Barberi Squarotti, è divenuta una delle più prestigiose riviste italiane nel suo genere, essa viene diffusa capillarmente, non solo in tutta Italia, ma anche nelle 23 delegazioni estere di Spagna, Francia, Croazia, Albania, Portogallo, Brasile, Algeria, Ciad, Colombia, Argentina, Uruguay, Cuba e Australia.

 

 

 

 

 

A.Bruno, S.Calderoni, F.Vizzari, A.Manitta, F.Cafiero Doddis 

 

 

L’obiettivo a cui oggi punta l’Accademia è quello di raggiungere la creazione di un manifesto letterario; si vuole aprire un ampio dibattito culturale per il progresso ed il confronto degli amanti dell’Arte. L’interesse verso questo raggiungimento va anche all’estero; la rivista argentina diretta da Miguel Martinez Marquez, ha dedicato quattro pagine sull’argomento. Tra le altre attività dell’ Accademia, si organizzano anche premi letterari e artistici, collettive ed incontri culturali per mirare al progresso umano anche attraverso contatti con prestigiose personalità. Il presidente , prof. Manitta ha proseguito il suo discorso prestando particolare attenzione  ai giovani, invitandoli ad amare sempre più l’Arte, perché sono esattamente i giovani, i creatori del futuro.

Ringraziando i convenuti ha espresso il pensiero, condiviso da Barberi Squarotti, che il Convivio possa dalla periferia dell’Italia emergere a centro culturale ed artistico. Ha evidenziato le collaborazioni che l’Accademia attua con coloro che hanno esperienza e ricoprono prestigiosi incarichi, dal delegato del Brasile il docente universitario Andityas Soares De Moura, alla scrittrice messinese, da poco scomparsa e molto vicina all’ associazione, Maria Pina Natale, ricordandola con commozione all’ assemblea.

 
 

Hanno espresso i loro pensieri sull’Arte i relatori Serena Calderoni e Antonello Bruno. La prima, appassionata messinese delle bellezze artistiche della sua città, ha parlato dell’Arte in generale, facendo un excursus sulla funzione di essa, nel fruire dei tempi e evidenziandone l’importanza che riveste oggi in una società dove la massificazione del linguaggio e la globalizzazione dei costumi e delle idee, rischiano di farci dimenticare ciò che siamo e ciò che sentiamo. Perché l’Arte infatti,  sottrae la creatività dell’uomo all’appiattimento generale, risvegliando in lui le passioni e la voglia di raccontare e di raccontarsi e rende immortali, perpetrando la propria esistenza nelle singole opere.

 

 

 

 

Tra le varie presentazioni, all’assemblea, dei numerosi pittori partecipanti, intercalate dall’aiuto delle hostess del “Convivio” e la recitazione delle poesie, alcune delle quali, recitate dalla poetessa Fortunata Cafiero Doddis,  ha espresso anche un suo pensiero il poeta  Antonello Bruno. Parlando di se stesso, ha raccontato agli amici artisti il suo continuo lottare, già dall’età di 13 anni, tra la sua maniera di apparire agli altri e la sua sensibilità di animo poetico. Fu un giorno, leggendo uno  dei versi di Ungaretti  sulla sofferenza degli uomini, che fu colpito da una metafora dirompente “ fratelli, foglia appena nata”.

Fu questo verso a far comprendere a Bruno, cosa significava per lui scrivere poesie, e cioè significava sentirsi parte dell’ Universo. ……..Allora non ebbi più paura, tutto mi sembrò naturale, come una foglia appena nata. Il bisogno di scrivere divenne solo l’esigenza di ricercarsi nell’Universo, nella natura. Così semplicemente; di spogliarsi di quella personalità  indotta dall’ambiente in cui nasciamo e viviamo ed arrivare ad essere niente per poi fondersi con il tutto”. Questo  ha raccontato, il poeta,  ai convenuti all’incontro.

 
 

Fortunata Cafiero Doddis,  ha espresso il suo positivo giudizio per l’ottima realizzazione dell’evento culturale.  Anche lei messinese, ha a cuore lo sviluppo culturale della città. Da anni  si dedica attivamente nel campo,  anche a livello musicale, infatti oltre ad essere una brava poetessa è anche una brava soprano,  ed è tra le prime presenze ad adoperarsi per l’incremento culturale della città, mettendoci cuore e disponibilità oltre alle capacità artistiche.

Molti artisti  dunque, hanno aderito all’iniziativa e di conseguenza si è avuta una  vastità di opere esposte sia per la numerosità che per gli  stili.  Anche le tematiche ispiratrici sono state molteplici.  A “Messina in Arte” sono stati esposti i soggetti a tema sacro,  del  Cristo seduto, crocifisso secondo gli usi dei vetusti romani , di GUGLIELMO GIOVANNI e il S. Padre Pio  di BARDETTA SALVATORE.

 

 

 

 

Presente il tema del mare; mare per il quale  la  città di Messina vanta bellezze naturali. Esso è soggetto predominante nelle opere figurative di BARDETTA NICOLA,   DE  FRANCESCO GIOVANNI,  ANTONINO D’ARRIGO,  PUCCIO  LA  FAUCI,  e nell’ acquerello di JACOB; è mare, come veduta, rappresentato nelle tele di BRIANTI  ELISABETTA;  SQUILLACI  RENATA,  URZI’ ORAZIO, mare presente anche nelle composizioni figurative di ALIFFI  GAETANO  e  MANAZZA LINA, oltre che nelle opere astratte di DINARO  CARMELO,  IRRERA  ANTONELLO,  ROSSELLO MELANIA,  SERBOLI PIERO.

Nature Morte  sono state esposte da CACCIOLA CARMELO,  MINISSALE GIUSEPPE,  VIZZARI FLAVIA  e  CIOLINO  ALDO.

La forza della natura espressa dai poderosi tronchi d’albero è  raffigurata  nelle tele di IERNA  PIERA, SCANDURRA  TIZIANA,e ancora nella veduta di CIRAOLO  PIETRO  e  nell’opera astratta di LISITANO  NATHALIE.

 
 

Paesaggi di campagna si ammirano nei lavori di BUDA NINO ( NIBU ),  GIORDANO  ENRICA,  RANERI  MARIA  e  come sfondo alle figure umane  in quelli di  PICCIONE  DOMENICO ,  SCOLARI  PAPALIA  FRANCA, o come scenario a realistici gattini nell’opera di CAVALLARO  SEBASTIANO.

Altri quadri che hanno per soggetto l’uomo, sono stati esposti alla mostra collettiva da ARENA  CATERINA,  DI  BELLA FABIO (  FADIBE’ ),  DI  BELLA  MASSIMO        ( MADIBE’),  PANZERA  MARIA  PIA e rappresentate in opere figurativo-astratte  da  GABRIELE  ANTONIO  e  RAMPELLO  ROBERTA  e altresì è predominante nell’opera naif  di CRISAFULLI  CARMEN.

Composizioni di fiori sono il soggetto delle opere di  CATERINAKI  BRUNO  IRENE,  LENZO  MARIA  GRAZIA,  PIZZI  VITTORIO,  SIGNORINO  LINA,  SILVANO  MOTTA  e dell’opera astratta di DE  SALVO  PIETRO  e  fiori predominano anche nella composizione di GRAVINA  UMBERTO;  il frutto del fico d’India è stato fonte d’ispirazione per ARCELLA  CORRADO  e  GIANNETTO  CETTINA.

 

 

Bruno, Calderoni, Vizzari, Manitta.

Scorci paesaggistici, centri urbani, giostre, antiche mura, sono stati soggetti ispirativi, invece, per le opere di FOTI  TULLIO,  BICCHIERI SCUDERY  ROSY,  VANFIORI  EUGENIO, LATTENE  GIACOMO  per l’acquerello realizzato da GAUDENTI  PAOLO  e per la grafica di  VELARDI  MARIANNA, nonché per l’opera con tecnica a sbalzo di LA  VERSA  MARIA  ANTONIETTA.   LA  TORRE  ERNESTO ha esposto invece, un quadro con tecnica a tempera su strati di fogli. Tra le opere astratte si colloca pure l’opera di COSTA  MARIA.

Completano  l’esposizione pittorica l’installazione eseguita dal giovane CASTANO  GIUSEPPE, Osvaldo (un fantoccio realizzato dai ragazzi dell’associazione Spazio Libero Officina Artistica)   e l’esposizione delle poesie di coloro che hanno aderito a “Messina in arte”:

 
 

“Canto alla luna” di Arena Vittoria

“Signuruzzu” prijera tratta da “Siciliana” di Gianni Argurio 

“L’eternità che mi rimane” di Bernava Manuela

“Tu, terra mia” di Bruno Antonello

“Epoche” di Buccheri Barbara

“17marzo” di Cacciola Carmelo

“Favola” di Cacciotto Francesco

“L’età dei ricordi” di Cafiero Doddis Fortunata

“Primavera” di Caterinaki Bruno Irene

“Ritratto” di Di Blasi Marialuisa

“C’è bisogno d’amore”  di Dinaro Sara

“Le ali del pensiero” di Carmela Mazzotta

“ Il Tritone e la Sirena” di Murdaca Maria Grazia

“Nozze d’oro” di Orifici Rabe Rosita

“Gabbiani” di Giusy Papale

“Rosita, bene mio” di Rabe Teodoro

“Mi fu madre la terra” di Rossello Melania

“E venne l’ora (le tre età)” di Scolari Papalia Franca

“Inverno” di Squillaci Renata

 

 FLAVIA  VIZZARI

 

                                                   

 

Omaggi Floreali interno Salone degli Specchi